Certamente lo sapete: da domani la regione Lombardia (quindi anche noi) passa dalla cosiddetta “zona rossa” (area caratterizzata da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto) a quella “arancione” (area caratterizzata da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto).
Ma cosa significa?
In realtà non cambia molto:
- rimane il cosiddetto “coprifuoco” dalle 22.00 alle 5.00 del giorno successivo
- i negozi all’interno dei centri commerciali rimangono chiusi i giorni festivi e prefestivi (eccetto generi di prima necessità, farmacie/parafarmacie, tabacchi, edicole)
- ristoranti, bar, pub, gelaterie rimangono chiusi (consentito solo asporto fino alle 22.00 e la consegna a domicilio)
- restano chiusi palestre, piscine, centri benessere
- rimane il divieto di uscire dal proprio comune se non (con autocertificazione) per motivi di lavoro, salute, istruzione, necessità
- rimane la didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado e le università
Invece:
- riapre senza limitazioni alle categorie di prodotti il commercio al dettaglio,
- tornano in classe gli alunni delle seconde e terze della scuola secondaria di primo grado
- nel proprio comune si può circolare liberamente (senza autocertificazione)
- si può uscire dal proprio comune (con autocertificazione) per usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune o per fare la spesa
- c’è qualche “libertà” in più per l’attività sportiva, esercitabile solo all’aperto e in forma individuale.
Ovviamente rimane l’obbligo di distanziamento e di mascherina sia negli ambienti chiusi che all’aperto.
Tutto ciò fino al 3 dicembre prossimo, in attesa del nuovo DPCM che dovrà anche “regolare” i nostri comportamenti in occasione delle prossime festività.