“Coronavirus” – Cosa si può fare e cosa no?
Scritto da: admin in EventiTags: Eventi, Salute, sicurezza
Ieri abbiamo segnalato le misure che sono in vigore a partire da oggi.
Ora siamo in grado di proporvi i documenti ufficiali:
- DPCM 17 maggio 2020 (dove abbiamo omesso gli allegati)
- Ordinanza Regione Lombardia 17 maggio 2020 (anche qui omessi gli allegati)
Qui di seguito segnaliamo le principali misure previste per tutto il territorio nazionale, ma che possono essere modificate o integrate dalle singole regioni in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e a condizione che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali.
Nei vari punti evidenziamo le eventuali disposizioni specifiche valide per la nostra Regione che differiscono o integrano quelle nazionali.
Spostamenti all’interno della regione
Non ci sono limiti agli spostamenti all’interno della propria regione.
Non serve più l’autocertificazione.
Spostamenti in altre regioni.
Fino a domenica 2 giugno sono consentiti solo per comprovate esigenze e occorre l’autocertificazione.
Dal 3 giugno, non ci dovrebbero essere più limiti, fatto salvo specifiche prescrizioni di singole regioni, prese in base all’andamento della curva epidemiologica.
Spostamenti all’estero.
Fino a domenica 2 giugno sono consentiti solo per comprovate esigenze e occorre l’autocertificazione.
Dal 3 giugno, salvo imprevisti, saranno consentiti senza limitazioni [Ndr. evidentemente se non ci saranno limitazioni previste da tali stati] spostamenti verso e da:
- Stati membri dell’Unione Europea;
- Stati parte dell’accordo di Schengen;
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
- Andorra, Principato di Monaco;
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano
Fino al 15 giugno rimangono vietati (salvo le comprovate esigenze) gli spostamenti da e per gli stati diversi dai precedenti.
[Ndr. poi si vedrà …].
Protezione delle vie respiratorie
È obbligatori nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza (non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni e chi ha forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina).
Che tipo di protezione?
Possono essere utilizzate mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte .
L’utilizzo delle mascherine non è alternativo, ma si aggiunge alle altre misure di protezione (distanziamento fisico e igiene costante e accurata delle mani) che restano prioritarie.
IN LOMBARDIA, però, l’uso di protezioni delle vie respiratorie (che possono essere una mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca) è obbligatorio anche all’aperto ==> “Ogniqualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione”, con un’unica eccezione: non c’è obbligo per coloro che svolgono intensa attività motoria o intensa attività sportiva durante tale attività fisica, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività stessa ed il mantenimento del distanziamento sociale.
Che cosa è aperto/può tornare a funzionare?
Praticamente quasi tutto (adottando specifiche precauzioni e regole).
Ma non:
- Gli impianti nei comprensori sciistici
- Sale giochi, sale scommesse e sale bingo
- Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto, che potranno riprendere solo dal 15 giugno.
- I servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore; potranno svolgersi solo con modalità a distanza.
- Le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali.
- Gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Però:
- Sono consentite, a porte chiuse, senza assembramento e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra.
- Dal 25 maggio è consentita l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico.
E in LOMBARDIA?
L’Ordinanza specifica la tipologia di attività commerciali, artigianali e di servizi consentite:
- ristorazione
- stabilimenti balneari e spiagge
- strutture ricettive
- acconciatori ed estetisti
- commercio al dettaglio in sede fissa e agenzie di viaggi
- commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e fiere, posteggi isolati e attività in forma itinerante)
- uffici aperti al pubblico
- manutenzione del verde
- musei, archivi e biblioteche, luoghi e monumenti storici e altre attività culturali
Inoltre sono consentite, con specifiche misure, anche le seguenti altre:
- Professioni della montagna
- Guide turistiche
- Strutture ricettive all’aria aperta (campeggi e villaggi turistici)
- Rifugi alpini ed escursionistici e bivacchi
- Parchi faunistici
- Attività rivolte agli animali da compagnia: esercizi di toelettatura e attività gestite da associazioni senza scopo di lucro e quelle svolte da altre strutture quali asili per cani.
- Le attività sportive svolte individualmente all’aria aperta, sia a livello dilettantistico che professionistico, di sport individuali e non individuali possono essere consentite anche nell’ambito di impianti sportivi, centri e siti sportivi, compreso lo svolgimento di lezioni individuali o per piccoli gruppi fino a un massimo di quattro persone + istruttori.
Però non sono consentite le attività, neanche all’aperto, di piscine e palestre.
E cosa succede nel nostro Comune? Ci guarderemo un po’ intorno e … alla prossima puntata.